Prove ultrasoniche: la velocità di propagazione delle onde soniche può fornire informazioni circa l’omogeneità del conglomerato, la presenza di eventuali difetti e vuoti e la stima della resistenza del calcestruzzo in correlazione con le prove a compressione delle carote ed i valori degli indici di rimbalzo sclerometrici (metodo SONREB)
Prove sclerometriche: misura durezza superficiale dell’elemento strutturale strettamente collegata alla resistenza a compressione del calcestruzzo.
Prove con martinetti piatti: possono essere valutate attraverso i martinetti piatti doppi o singoli le caratteristiche di deformazione (modulo elastico normale) e lo stato di tensione preesistente di murature in laterizio e pietrame con marcata eterogeneità;
Pull-out: misura la forza di estrazione di un inserto post inserito nell’elemento strutturale strettamente collegata alla resistenza del calcestruzzo.
Pull-off: permette di ricavare la resistenza al distacco di intonaci o altro rivestimento sul relativo sottofondo.
Termografia infrarossa: individua anomalie termiche, umidità e distacchi.
Endoscopia: consente di osservare direttamente dall’interno i fori di sondaggio praticati nel corpo murario, lo stato di conservazione dei materiali, ricostruire la reale stratigrafia della muratura e dei solai.
Prove magnetometriche e pacometriche: individuazione dei ferri d’armatura e dello spessore del copriferro.
Analisi chimiche “Prova di carbonatazione”: Il test ha lo scopo di verificare la profondità di carbonatazione e lo stato di deterioramento di una struttura in Calcestruzzo
Prove di carico: sono verifiche sperimentali eseguite sulle strutture portanti allo scopo di determinarne la capacità di resistenza. Si tratta, in genere, di test fisici che prevedono l’applicazione controllata di carichi statici o dinamici sugli elementi strutturali, allo scopo di valutarne la risposta e le prestazioni e l’effettiva corrispondenza ai carichi di esercizio previsti dal progetto, se trattasi di nuove costruzioni, o a quelli richiesti dalla funzione assolta e dall’effettiva destinazione d’uso, se trattasi di strutture esistenti.
Controllo con metodo visivo (VT): è un metodo applicabile su ogni manufatto, valuta lo stato di un componente tramite osservazione visiva.
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